Gil
- 13/11/2016 09:42:00
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Se solo si prendessero i versi in epigrafe, già ci prenderebbe lo stupore, simile per natura e occasione, a quello dei pastori di Betlemme: una stessa piccolezza luminosa a ferire gli occhi, per la luce intensa che da essa vi proviene, unepifania di gioia per i cuori umili che trovano radici di parole nella terra, madre di ogni sillaba legata in senso fino ad attingere il minuscolo infinito che trasfigura il cielo dentro un cuore ed accoglie un andare pellegrino e del legno si ritrova in dimora.
Ora dimmi delle dieci dita, e della tua grezza lana che ti veste la nudità di essergli madre: un parto la tua lingua a divinare loracolo dellaria e quella vera che lo conduce al tesoro nuziale dellAmore, dove tu sei sposa, sorella e madre di quella Poesia dentro le ossa.
Adesso se mi scalzo per entrare, trovo quelle lacrime rese a perle di una collana da portare al petto intrecciata con il filo dacqua stillato dai tuoi versi di radice sicché si fa casto il ritmo del cuore tra un battito e laltro nel morire alla veglia per sognare il sogno in quel danzarvi nella neve nudi con i piedi dei bambini dentro il fango quando la vita celebra le nozze di un cielo innamorato della terra.
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amina narimi
- 12/11/2016 21:23:00
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Sì Franco...la seta fatta di vento. Grazie
Mio Alessandrocosmico.. è un sì assoluto al tuo bene! Mi hai portato in dono lemozione più bella che potessi ricevere Ti stringo forte, sempre.
Annamaria sei una presenza cara al mio cuore, le tue parole sono un abbraccio che sento. Grazie di cuore
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